Una giovane è stata uccisa da un uomo che ha fornito una assurda giustificazione alla polizia: “Era un demone”.
Zoe Campos è stata uccisa a 18 anni da un uomo che la considerava un “demone” e che, per tale ragione, se così si può dire, ha deciso di toglierle la vita. La vicenda.
Uccide una ragazza perché la considera un demone
La giovane Zoe era una ragazza molto allegra, con uno sconfinato amore per gli animali. La famiglia e gli amici la adoravano, ma Savannah, la sorella maggiore, non si sarebbe mai aspettata di non vedere più la sorella, una sera che sembrava uguale alle altre.
La ragazza ha provato a chiamare la sorella, visto che la mattina dopo non era ancora rincasata. A quel punto, Savannah ha pensato che la sorella si fosse fermata dalla madre e così chiama quest’ultima per avere informazioni. Zoe, però, non era a casa della madre.
Prova a chiamarla al cellulare, ma parte la segreteria telefonica. Scatta, così, la denuncia alla polizia: gli investigatori, dunque, cercano di capire cosa è successo nella finestra temporale dalle 23 alle 2 di notte.
Chi è l’assassino
Zoe è stata trovata sepolta in una fossa poco profonda nel cortile vicino a dove è scomparsa: l’omicida individuato dalla polizia è Carlos Rodriguez, finito, in precedenza, in prigione per un reato non correlato di stalking.
L’uomo, tra le sbarre, confessa al suo compagno di cella di aver ucciso Zoe proprio la notte in cui era sparita.
Quella notte – secondo quanto dichiarato dall’uomo – Carlos avrebbe incontrato Zoe per poi rimanere a casa sua dove hanno fumato marijuana e fatto sesso. Sotto l’effetto delle droghe, pare che l’uomo abbia iniziato ad avere delle allucinazioni, tanto da vedere Zoe come un “demone“.
“All’inizio l’ho colpita e poi l’ho spinta, è andata verso la porta e poi quando l’ho afferrata per il collo è svenuta ed è stato allora che l’ho lasciata andare e ho pensato che fosse solo svenuta, ma era morta“.
Rodriguez ha condotto gli investigatori sul posto dove aveva seppellito il corpo di Zoe, ossia nel suo cortile.
Carlos ha inviato una lunga lettera ai media confessando ogni dettaglio, dicendo che era solo un ragazzo di 20 anni nella quale afferma di non essere un “assassino”, ma di aver “semplicemente commesso un atto sconsiderato“. Rodriguez, per l’omicidio di Zoe, è stato condannato all’ergastolo.